La dipendenza da internet o “internet addiction” è entrata di recente a far parte della nostra società con l’aumentare del numero di computer a nostra disposizione, strumento in precedenza legato
esclusivamente a contesti lavorativi e professionali.
La dipendenza da internet comprende differenti comportamenti e problemi di controllo degli impulsi. Kimberly Young nel 1998 ha classificato cinque diversi tipi di addictions legati all’uso di internet (Young, 1998):
- cybersexual addiction: dipendenza simile a quella sessuale che si manifesta sul web;
- cyber relationship addiction che si presenta quando gli individui diventano estremamente coinvolti in relazioni con altri utenti online mettendo da parte la propria vita ed i propri affetti reali;
- compulsive online gambling: si sovrappone al gioco d’azzardo patologico ma comprende anche altri comportamenti come lo shopping online compulsivo;
- information overload addiction: fenomeno caratterizzato dalla continua ricerca dei dati disponibili sul web fino a diventare un comportamento compulsivo;
- MUD’s addiction: utilizzo patologico dei giochi di ruolo online.
Con lo sviluppo dei social network, come Facebook e Twitter, sempre più persone stanno diventando dipendenti da questi fenomeni, abusando di questi siti web che con il tempo innescano una vera e propria patologia attraverso meccanismi psicologici di piacere, soddisfazione, affettività ed autostima (Bitossi et al., 2012).
Si pensi che in Italia ogni persona passa su queste comunità virtuali, in media, più di sei ore al mese, con picchi di 10 ore al giorno (Riva, 2010). Il problema è così diffuso che a pochi anni dall’ingresso di Facebook nel nostro paese esiste già un centro specializzato nella cura di queste dipendenze (Riva, 2010).
fonte tesi.eprint.luiss.it